Pregunta:
73. Gli Stati possono utilizzare la forza per risolvere le controversie internazionali?
Autor: NicolòCRespuesta:
No. La CIG ha riconosciuto l’obbligo di risolvere le controversie internazionali con mezzi pacifici anche come un obbligo di diritto internazionale consuetudinario, e tale obbligo è stato ribadito dalla dichiarazione sulle relazioni amichevoli del 1970 e dalla dichiarazione di Rio del 1992. Entrambe le dichiarazioni riprendono sostanzialmente l’art. 33 della Carta dell’ONU, che afferma che “le parti di una controversia, la cui continuazione sia suscettibile di mettere in pericolo il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, devono, anzitutto, perseguirne una soluzione mediante negoziati, inchiesta, mediazione, conciliazione, arbitrato, regolamento giudiziale, ricorso ad organizzazioni od accordi regionali, od altri mezzi pacifici di loro scelta”. Ci sono eccezioni in cui l’uso della forza può essere considerato legittimo, come nel caso di autodifesa individuale o collettiva autorizzata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Tuttavia, l’uso della forza deve essere proporzionato e conforme al diritto internazionale per essere considerato legittimo.
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No
No. La CIG ha riconosciuto l’obbligo di risolvere le controversie internazionali con mezzi pacifici anche come un obbligo di diritto internazionale consuetudinario Ci sono eccezioni in cui l’uso della forza può essere considerato legittimo, come nel caso di autodifesa individuale o collettiva autorizzata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Tuttavia, l’uso della forza deve essere proporzionato e conforme al diritto internazionale per essere considerato legittimo.
No. La CIG ha riconosciuto l’obbligo di risolvere le controversie internazionali con mezzi pacifici. Ci sono eccezioni in cui l’uso della forza può essere considerato legittimo, tuttavia, l’uso della forza deve essere proporzionato e conforme al diritto internazionale per essere considerato legittimo.